Concerto spettacolare, luogo fantastico…pura magia. Non sono riuscito a fare foto decenti, in compenso vi posto la “mia” versione di Gobbledigook. 🙂
Un pò di Vid Spilum Endalaust
Saluti dai Sigur Ròs
Concerto spettacolare, luogo fantastico…pura magia. Non sono riuscito a fare foto decenti, in compenso vi posto la “mia” versione di Gobbledigook. 🙂
Un pò di Vid Spilum Endalaust
Saluti dai Sigur Ròs
Il loro nome ricorda lo spazio-interstellare, ma la loro musica semplicemente il Brasile. Famoso per il carnevale in genere ha al suo interno molte sfaccettature, diverse e affascinanti insieme.
A Potenza Picena è toccata la festa del frevo, musica suonata e ideata per il carnevale Pernambucano di Recife a nord-est del paese carioca. L’orchestra o meglio l’orquestra ha portato una fresca ventata di gioia e di ritmo per un concerto che i pochi (purtroppo) presenti hanno apprezzato e alla fine ballato insieme alla band. All’interno del concerto, inoltre, il leader del gruppo ci ha illustrato con delle brevi esecuzioni le varianti del frevo e le occasioni in cui si esegue quel particolare tema; caratteristica quella detta a bafo dove le bande che si incontrano per strada fanno una sorta di gara di volume per coprire l’altra che sta arrivando. Lo spettacolo poi si è concluso con un frevo de rua e scesi in piazza hanno fatto un breve giro intorno alla fontana con un entusiasmato pubblico a seguito.
Da sottolineare in fine la qualità professionale e musicale dei componenti: a turno hanno eseguito un pezzo più o meno lungo di assolo spaziando dal classico caraibico al jazz-fusion.
Potenza Picena non ha mai brillato per saper cogliere questi eventi che l’organizzazione di estEUROPAovest porta nel nostro comune. Ironizzando con miziodel è sembrato che sia vietato l’ingresso ai giovani di Potenza Picena. Divieto rispettato in pieno, forse erano troppi 10€, il giusto, secondo me, che ho acquistato anche il cd.
E’ uscito il primo singolo, del nuovo album dei Sigur Ros, Með suð í eyrum við spilum endalaust, in previsione per il 23 Giugno.
come dicevano i Monty.. ora cambiamo completamente discorso..
avete mai ascoltato Guccini? si.. quello palloso e bollato come “vecchio”.. dai “giovani”..
be’, ad ascoltarlo trovereste varie cose almeno interessanti; tuttavia anche a chi da sempre se ne ritiene un buon conoscitore come me alcune cose possono sfuggire..
riascoltando la sua discografia ho riscoperto alcune canzoni meno “politiche” e “sociali” del solito, che nascondono una bellezza ulteriore dietro all’interessante (almeno per me) costruzione musicale ..
una di queste canzoni è Scirocco, in Signora Bovary: dietro la bellissima musica (peraltro molto azzeccata!) nasconde una storia da film, che Guccio rende in un modo intenso e delicato.. credetemi se vi dico che l’ho dovuta riascoltare varie volte per cogliere tutti i nessi.. e ve la presento:
Ricordi le strade erano piene di quel lucido scirocco
che trasforma la realtà abusata e la rende irreale,
sembravano alzarsi le torri in un largo gesto barocco
e in via dei Giudei volavan velieri come in un porto canale.
Tu dietro al vetro di un bar impersonale,
seduto a un tavolo da poeta francese,
con la tua solita faccia aperta ai dubbi
e un po’ di rosso routine dentro al bicchiere:
pensai di entrare per stare assieme a bere
e a chiaccherare di nubi…Ma lei arrivò affrettata danzando nella rosa
di un abito di percalle che le fasciava i fianchi
e cominciò a parlare ed ordinò qualcosa,
mentre nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi
e le lacrime si aggiunsero al latte di quel tè
e le mani disegnavano sogni e certezze,
ma io sapevo come ti sentivi schiacciato
fra lei e quell’altra che non sapevi lasciare,
tra i tuoi due figli e l’una e l’altra morale
come sembravi inchiodato…Lei si alzò con un gesto finale,
poi andò via senza voltarsi indietro
mentre quel vento la riempiva
di ricordi impossibili,
di confusione e immagini.Lui restò come chi non sa proprio cosa fare
cercando ancora chissà quale soluzione,
ma è meglio poi un giorno solo da ricordare
che ricadere in una nuova realtà sempre identica…Ora non so davvero dove lei sia finita,
se ha partorito un figlio o come inventa le sere,
lui abita da solo e divide la vita
tra il lavoro, versi inutili e la routine d’un bicchiere:
soffiasse davvero quel vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro alla faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri della case,
dietro allo specchio segreto d’ogni viso,
dentro di noi…
forse che non potrebbe essere il nucleo per un bel film sentimentalone?! 😉
PS: davvero consigliato di ascoltare la canzone ora!
dopo la necessaria autorizzazione ottenuta dalle protagoniste, HM fiera propone la prima lezione di ballo folk marchigiano, tenutasi in quel di Montelago (ormai Colfiorito) poche settimane fa..
ci auguriamo presto di poter postare una seconda lezione con ulteriori passi..
invitiamo anche insegnante e allieva a lasciare un loro commento, utile a invogliare potenziali nuovi ballerini!!