ADSL Potenza Picena: Alice nel paese delle meraviglie!

Anche se il titolo può far immaginare buone notizie, ritorno sulla vicenda della banda larga a Potenza Picena per segnalere purtroppo gravissime carenze nel servizio offerto da Telecom Italia.

Segnalato anche dalla nostra lettrice Francesca,  il servizio Alice di Telecom sta dimostrando un grave mancanza di banda. Intorno alla prima metà di novembre, la connessione era veramente di 7 Mb al mattino, poi nel pomeriggio – sera scendeva sensibilmente per attestarsi intorno ai 3 Mb/s, garantendo comunque una decenza. E’ passato del tempo e le utenze sono ovviamente aumentate, probabilmente invogliate da una sufficiente velocità (iniziale) della connessione, spartendo la coperta che si è fatta corta anzi si è ridotta al solo filo…..

Situazione a dir poco desolante cui solo Telecom può rimediare perché, è bene ricordarlo, in una cittadina come la nostra solo l’ex monopolista porta ed ha installato impianti; tutte le altre compagnie telefoniche possono stipulare tutti i contratti che vogliono ma utilizzeranno sempre e solo la stessa linea otturata come vedete qui sopra. Le alternative allo stallo ai bit attuale, può essere rappresentato dagli operatori di telefonia mobile, che hanno offerte per tutti i gusti e tutte le tasche. Nel nostro comune inoltre, è interessante l’offerta wireless dalla Micso, la quale ha il vantaggio di avere una connessione che arriva via radio da Porto Recanati e non è fornita da una società italiana, garantendo un rapporto qualità prezzo indubbiamente migliore.

Allego, in tema con l’argomento, la segnalazione di miziodel riguardo a Fastweb. L’ADSL venduta ai privati si appoggia ad una tecnologia simile alle normali connessioni ma, in pratica, è monca di una importante funzione che impedisce, nella pratica quotidiana, l’utilizzo di bittorrent ed in parte anche di e-mule. Decisamente da sconsigliare quindi anche in previsione di miglioramenti nel sistema santese.

Nel Natale della crisi che c’è ma si cerca di non vedere, Telecom accende la luminaria dell’abete secco che schianta ramo dopo ramo, giorno dopo giorno.


29 Gennaio 2009

 

Ripensando: spesso si parla della liberalizzazione totale del sistema telefonico e, passo fondamentale, è diventato la divisione in vari settori di Telecom. In sostanza spezzettare l’ex-monopolista in una serie di società che si occuperebbero rispettivamente di gestire gli impianti, un’altra di fornire il telefono-internet, come pure un’altra che distribuisce i contenuti (trasmette cioè video e musica), etc…. Riportando la questione alle piccole realtà come Potenza Picena, la società unica è al contrario un lieve vantaggio. La stessa azienda metterà in bilancio l’esosa spesa per gli impianti ma avrà come ritorno la possibilità poter vendere una gamma maggiore dei proprio prodotti; il tutto a svantaggio della concorrenza, perché Telecom avrà guadagni più alti della concorrenza, ma a vantaggio della diffusione della banda larga.

Poetiche vite in ipotetici ipogei

Supporre ed indagare, divulgare ed educare, ipotizzare e scoprire poi che l’impossibile, il vagamente ipotetico è solo la versione perbene delle vite, dei personaggi e delle vicende che il sottosuolo, silente ai più, diffonde a frequenze inaudite. Solo un orecchio diseducato all’ascolto del comune, può limpidamente percepire la flebile energia cinetica che pervade la terra e l’aria attorno ed eleva l’attento ed il curioso ascoltatore alle più profonde fragranze.
Lorenzo Magalotti considerava il mondo “una sinfonia di effluvi da captare e da assorbire”, ebbene, nelle pagine che il Centro Studi “Guido Lireni” pubblica quest’anno, vengono distillate le essenze di due importanti quanto audaci autori: Annibale Basso prima ed Ugo Sargano poi e, come solito, la magistrale introduzione di Theodor Windsch Graetz schiude lo scrigno.

Il quaderno si dirama sostanzialmente in due sezioni: la prima, quella di A. Basso, presenta una sorta di limpide intuizioni fuori luogo, o se preferite, una collezione d’ebbri naufraghi intonsi in un mare infinito, dove il lettore viene accompagnato nelle moltitudini di incontri, di forme, di esperienze. La chiosa iconografica che segue, va perfettamente a completarsi con la precedente parte. Curata con perizia maniacale da Ugo Sargano, il corpus che compone questa collezione si dipana in didascaliche liriche che si affiancano a mirabolanti arpeggi grafici, da alcuni definita una riproduzione di incisioni anestetiche, realizzate durante l’esilio del suo autore a Lubjana. Partito dall’oltrepo’ pavese, inseguito da strani fantasmi e purtroppo dai creditori, il Sargano si ritirò sotto la grande coperta del regime jugoslavo. Curando alcune pubblicazioni di poemi spiccioli, si guadagnò da vivere rimpinguando man mano la sua fulgida ironia creativa che, sin dagli albori della sua giovinezza, lo accompagnava nella sua opera.

Più corposa ed arricchita rispetto alle precedenti, quest’ultima pubblicazione del Centro Studi “Guido Lireni”, rappresenta senza dubbio una delle migliori che, orgogliosamente e modestamente Holymount custodisce e si permette di consigliarvi, dirottandovi infine nei lidi digitali dove il Centro Studi ha fondato la sua dimora.

pdficon_large Poetiche vite in ipotetici ipogei (5.93 MB)

Il presente articolo appare anche per le gentile collaborazione di FLU.