“L’automobile per il libertino è come la sua casa: una grande polverosa carrozza di serie (solo i play-boy vanno in fuoriserie) il cui motore deve trovarsi in condizioni tali da non dare fastidi che non vadano al di là della ordinaria manutenzione.
L’aspetto esteriore, come quello dell’appartamento, deve ricordare antichi fasti e mostrare tutta l’indifferenza del libertino al loro mantenimento: vernice scrostata, polvere e qualche ammaccatura daranno alla vettura il tono di una decadente ma dignitosa carrozza di famiglia – una berlina sulla quale i colori dello stemma incominciano a sbiadire, l’oro delle rifiniture a disperdersi, le livree dei cocchieri a scurirsi”
Liberamente tratto dall’Elogio del libertino di Francesco Cuomo
non ce credevo!
http://www.anobii.com/books/Elogio_del_libertino/9788879830706/0117313f8ccb055676/
comunque.. vota antonio.. vota antonio.. vota antonio.. che manca poco!!
Leggendo e rileggendo, ho avuto una sensazione strana… come di qualcosa di familiare, di comune e, al tempo stesso, una cosa che non mi piace…
Familiare perché scegliendo la mia ultima auto ho pensato ad un utilizzo quasi da libertino, ma ho sacrificato quello che mi piace veramente delle auto: il lato sportivo.
Morale della favola: a volte con la nostra auto siamo tutti un po’ libertini.