Lettera aperta a Beppe Grillo

Apprezziamo in modo spropositato l’attività svolta da Beppe, in particolare ne lodiamo coraggio e arguzia usati nel dare voce a questioni facilmente dimenticate o bollate come qualunquiste (e in questo modo inevitabilmente evitate da chi se ne dovrebbe occupare in modo serio e profondo di mestiere!).

Tuttavia Holymount ha una componente “tecnicistica” molto orientata ai movimenti più avanguardisti ispirati all’Open Source e al concetto di Contenuti Open in generale.

Per questo abbiamo deciso di dare spazio alla lettera aperta promossa dal sito Scarichiamoli. Beppe, dacci un segno!!

Caro Beppe Grillo,
il fatto che una persona con la tua visibilità e la tua popolarità predichi l’economia della conoscenza, il copyleft, l’open content… ci riempie di gioia.
Hai colto davvero nel segno: i principi della condivisione, come tu ci ricordi, sono oggi più che mai fondamentali, così come è fondamentale mettere in pratica questi principi, altrimenti tutto perde di senso o acquista il senso dell'”armiamoci e partite”.

Ti scriviamo questa lettera aperta per invitarti a rilasciare con licenza open content le tue opere (quelle che vendi: perché open content non significa gratis).

Ma attenzione, non ti invitiamo a fare ciò per una mera questione di coerenza (ognuno gestisce i propri diritti come meglio crede, e non sarà “Scarichiamoli!” a darti dell’incoerente o di colui che predica in un modo e razzola in un altro, nemmeno se ignorassi questa lettera): l’invito ti arriva perché il mondo open ha bisogno di un “testimonial”, di un grande artista che creda nell’economia della conoscenza e dimostri, non soltanto ai milioni di persone che lo seguono, ma anche a editoria e major, che il mercato può girare (e meglio) anche senza full-copyright.

A proposito del DVD del tuo spettacolo dici: “Questo Dvd è una piccola cosa che ho messo in vendita non per fare i soldi… Lo potete anche trovare in Internet, lo potete scaricare gratuitamente e non sarò io a dirvi qualche cosa.”.
Il problema, Beppe, è che scaricando gratuitamente quel DVD da Internet si commette un illecito. Ed è il tuo stesso Staff a dircelo: “Gentile Cliente, non è legale, attualmente è possibile incorrere nel penale.”.

Se tu rilasciassi il DVD con licenza open content (non commerciale, non derivativa: forse questa è la formula che meglio si adatta alle tue necessità), sarebbe soddisfatta la tua volontà di non creare problemi alle persone: il tuo DVD continuerebbe ad essere in vendita (chi crede alla tua causa continuerebbe a sostenerla anche economicamente), e chi lo scarica gratuitamente da Internet non commetterebbe un illecito: nessun oppresso, nessun oppressore.

Sappiamo bene che non è facile passare da un paradigma economico basato sullo scambio ad una logica di mercato basata sull’etica (economia del dono, la chiamò Marcel Mauss, non mancando di sottolinerare che “non c’è nulla di meno gratuito del dono”), ma questa e soltanto questa è l’economia della conoscenza, e se intendiamo batterci per realizzarla, bisogna partire da esempi reali.

Il tuo blog è rilasciato con licenza creative commons (non commerciale, non derivativa): è certamente un esempio reale, ma non è un esempio in grado di cambiare le carte in tavola; se pensiamo ai principi di libera utilizzazione contenuti nella legge sul diritto d’autore (artt. 65 – 71 octies), potremmo dire che piove sul bagnato. Invece, la pioggia deve cadere sull’asciutto, e il miglior modo per farla cadere sull’asciutto è rilasciare con licenza open content ciò che è in vendita, ciò che è destinato al mercato: questa è la vera sfida! Questo è l’unico modo per cambiare le carte in tavola.

Riteniamo che tu, Beppe, che hai sempre dimostrato coraggio e spirito innovativo, tu possa concretamente contribuire alla relizzazione di quegli ideali che, con profonda convinzione, stai comunicando (è sufficiente che tu rilasci il tuo DVD con la stessa licenza con cui hai rilasciato il tuo blog).
E allora forza Beppe, riempici gli occhi di stupore ancora una volta.

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