Come avrete notato, ho creato una nuova categoria intitolata “Suoni“, con la speranza che ognuno possa far conoscere le proprie passioni musicali e poterle condividere.
Questa piccola recensione non sarebbe dovuta uscire prima del 15 Agosto, data ufficiale dell’uscita in download digitale del nuovo lavoro dei Sigur ros, Takk. Ringrazio anticipatamente Emule per la “gentile concessione“.
I Sigur ros (Si-u rose) emergono in patria, l’Islanda, nel 1997 con “Von” (Speranza), purtoppo questo primo lavoro non riuscì a farsi sentire nel panorama musicale europeo, venne definito un album “non musicale“. Suoni minimalisti, lingua incomprensibile (islandese e l’hopelandic, un vernacolo inventato dal gruppo), rumori inafferrabili e un canto-lamento in simil falsetto, rendono l’approccio abbastanza complicato e scoraggiante per chi li ascolta la prima volta partendo da questo album.
Finalmente e inaspettatamente esplodono come un vulcano nella scena europea nel 2000 con “Agaetis Byrjun” (Buon inizio), definito un vero e proprio poema sinfonico contemporaneo, un atto d’amore e di rispetto verso la loro terra. Nonostante l’uscita di 2 nuovi album è ancora considerato il capolavoro del “gruppo di ghiaccio”, un lavoro completo che spazia da suoni delicati e rumori morbidi a melodie cinematografiche supportate da elementi orchestrali, il tutto reso inconfondibile dal canto etereo ed efebico del leader Jon Bor.
Dopo 2 anni escono con “()” (2002), colpiscono subito i “non-titoli” delle canzoni, “Untitled 1“, “Untitled 2” e così via fino alla n°8, una sequenza di tracce impenetrabili e misteriose della durata media di 7-8 minuti. Viene abbandonata quasi completamente l’elettronica……un album svuotato di tutto, dai titoli, dalle immagini e persino dalla lingua, quasi totalmente cantato in hopelandic, finendo per usare la voce come un qualsiasi altro strumento.
Bisognerebbe descrivere quasi ogni pezzo per comprendere appieno la loro musica, ma sarebbe una lavoro lungo e forse noioso, soprattutto per chi non li ha mai ascoltati. Durante la stesura di questa opera hanno collaborato nella creazione di colonne sonore di alcuni film, principalmente islandesi. Non mancano comunque “apparizioni” internazionali come nel film “Vanilla sky”, che, della sua colonna sonora fà parte la traccia n°4.
Arriviamo finalmente a “Takk” ultimo lavoro datato Settembre 2005, che, come detto sopra, per “gentile concessione” di Emule (che Dio benedica il suo creatore!!), ho scaricato questa notte, osservando la barra del download per ore con l’ansia che ci contraddistingue, noi, quelli del 56K….ci siamo capiti!!
Al primo ascolto, sembra molto simile ad “Agaetis Byrjun“, tranne che per la presenza di nuovi suoni-rumori ancora più impalpabili, quasi inconsistenti ed eterei…suoni che hanno caratterizzato da sempre la musica dei Sigur ros.
Si avverte comunque una contaminazione da altri stili musicali europei, cosa mai avvenuta nei precedenti album…
Sicuramente bisogna ascoltarlo un pò prima di giudicarlo, non và subito al cuore…ma quando ci arriverà non vi lascerà più! 🙂
Che dirvi…non è facile, e non sò neppure se sia possibile descrivere la musica dei Sigur ros, non sembrano neanche umani, sono piccoli elfi scesi dai boschi tra gli uomini a portare la loro musica e il loro canto.
Sono, inoltre, uno dei rari gruppi che crede nella diffusione della musica attraverso la rete. Nel sito ufficiale è possibile scaricare alcune tracce dei primi album, e nel loro spazio ftp è disponibile un archivio di tutti i concerti, fino all’ultimo di Milano il 26 Luglio 2005.
L’unico link che mi sento di postare è quello del loro sito ufficiale, dove si può trovare di tutto, persino una guida alla pronuncia dell’islandese per “cantare” la loro canzoni sotto la doccia 🙂
Lascio una playlist che secondo me raccoglie le più belle “opere” dei Sigur ros
1. Viorar Vel Ti Loftarasa “Agaetis Byrjun”
2. Agaetis Byrjun “Agaetis Byrjun”
3. Svefn-G-Englar “Agaetis Byrjun”
4. Untitled 1 “()”
5. Untitled 3 “()”
6. Glosoli “Takk”
7. Saeglopur “Takk”
Ah dimenticavo…buon Ferragosto a tutti!!
Sto in macchina con Pao tornando dalla toscana. spero di avere presto occasione di ascoltare gli Islandesi! Ma non chiamare HM comunity altrimenti Stefania penserà a un gruppetto di tossici :p
Bhè.. per ascoltarli se siamo sulla verve ed allegria di ( ) allora… :-S ce ne vuole. [In particolar modo la track 2 di () ]
Anche se..
Un tale tristezza in un disco non l’ho mai provata, quindi tanto di cappello trasmettono cmq una forte, anzi fortissima sensazione con sonorità che vengono da Marte… come minimo. Ma anche da Saturno… 🙂
> Stefania penserà a un gruppetto di tossici
o a qualcosa che non viene visualizzato sul suo pc 😀
…..ma noi siamo un gruppetto di tossici…. 🙂
ehehe… ok!.. ma non dirlo a chi NON lo sa! 😉
ciao stefano, non mi conosci, non conosco te, ma il tuo articolo è piacevole e veritiero. Complimenti.
ci vediamo a firenze, e chissà se non ci siamo già visti a Roma, milano o altrove…
Sigur Ròs Imperat…