Bene gente.. mi presento a voi proponendo una delle chicche partorite da un bellissimo viaggio a Budapest di qualche tempo fa. Dopo aver scorrazzato per la città per tutto il giorno, sebbene esausti e digiuni, la nostra cicerona Paola ci fa approdare su un barcone bordo fiume.. “evviva! si va con l’aperitivo” era il nostro pensiero… e invece no!
Scendiamo abbasso: in quella che una volta era la stiva del barcone avevano ricavato un’ottima sala concerti.. e tutti i posti o quasi erano occupati.. non ci resta che sederci a terra a due passi dal palco.. un po’ d’attesa e iniziano il concerto. Interessante, certo, ma niente di che :/
Quando eravamo ormai rassegnati ad un mediocre concerto in una splendida cornice, il primo gruppo lascia il palco.. già al secondo pezzo dei nuovi arrivati ci si rende conto che, è il caso di dirlo, la musica era cambiata! “come si chiamano?” “chi sono questi??” ci chiedevamo a vicenda nell’assordante stanzone: basso, batteria e testiera.. una forza della natura a cui le registrazioni non rendono abbastanza giustizia!
Presto conquistano le nostre orecchie.. e poco dopo i nostri cuori, mentre avvicendano pezzi soft-lounge a vere e proprie bufere progressive, per raggiungere picchi elevatissimi in quello che definirei un “jazz elettronico” eseguito con rara precisione..
Kaltenecker Trio.. ecco come si chiamavano! chissà che non possiamo presto risentirli.. intanto per i curiosi non resta che accontentarsi delle registrazioni che potrete trovare nel loro sito.
Apro il commento ad Ermanno con un benvenuto come nuovo iscritto al Blog anche se…. mi sembra di conoscerlo…. non vorrei si trattasse di un nuovo caso di schizzofrenia-retie.
Cmq lo ringrazio per la segnalazione del gruppo che ascolterò volntieri a breve. 🙂
mi unisco al benvenuto!
(non so se ci si conosce… ma so che ha ben scelto!)
se ti piace la loro musica, fatti sentire 😀